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Monday, March 01, 2021

PERCHE' SI COMBATTE IN CONGO ? I NUOVI SCHIAVI DEL COLTAN


 Un modo indiretto per iniziare a capire ciò che accade oggi in Congo è leggere "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad. Attraverso le vicende di Kurtz, un agente commerciale al servizio di una potente Compagnia belga, raccontate da Charles Marlow, l’io narrante del romanzo, il lettore viene condotto in uno scenario apocalittico di terrore e morte che accompagnano il business dell'epoca: il commercio di avorio. «He had summed up--he had judged. "The horror!"» Le ultime parole pronunciate da Kurtz sono profetiche: l’orrore in quelle terre non è mai cessato, anzi, l’escalation di sangue e violenza ha portato negli anni a cavallo fra i due secoli a uno dei più grandi genocidi della storia moderna coinvolgendo in due guerre aperte, più un conflitto a “bassa intensità” mai interrotto, oltre 6 milioni di persone. Lo scopo delle guerre è sempre lo stesso: il controllo delle risorse naturali di un territorio grande otto volte l’Italia. Ai tradizionali avorio, oro e diamanti negli ultimi anni si è aggiunto un nuovo elemento raro in quasi tutto il mondo tranne che nella regione del Nord Kivu e zone limitrofe: Il coltan. Da questo mix minerale composto da columbite e tantalite si ricava, dopo un relativamente semplice processo chimico, il tantalio puro utilizzato nella componentistica elettronica di tutti i dispositivi multimediali di comune utilizzo: cellulari, PC, lettori DVD, ecc. Considerata la crescente richiesta e la rarità del minerale, è evidente la concentrazione di interessi per questa regione che da sola dispone dell’80% delle riserve mondiali. Un chilo di coltan è arrivato a costare, nel periodo della seconda guerra congolese, circa 600 dollari, per assestarsi al valore attuale di 150-200 dollari. Montagne di denaro e guadagni immensi generati da uno sfruttamento indiscriminato del lavoro manuale, soprattutto minorile. Nelle miniere a cielo aperto si muore in continuazione: fatica, malattie e intossicazioni derivanti dalla manipolazione del minerale senza alcuna protezione, falcidiano i lavoranti, veri e propri schiavi del XXI secolo le cui condizioni di vita non differiscono di molto da quelle descritte da Conrad oltre un secolo fa. Le milizie armate che scorrazzano dall’una all’altra parte degli evanescenti confini internazionali tra Congo, Uganda, Rwanda e Burundi controllano e si contendono lo sfruttamento di questa ricchezza e già che ci sono hanno messo su anche una fiorente industria dei rapimenti, giusto per arrotondare. Insomma, in tutto questo di etico c’è poco o nulla. In questa bolgia infernale ONG, missionari, tra i quali i Caracciolini, e varie missioni delle Nazioni Unite, cercano di dare assistenza e un barlume di speranza alle popolazioni locali e spesso sono le persone di buona volontà come l’ambasciatore Attanasio, il carabiniere Iacovacci e il loro autista Milambo a farne le spese. Le risorse messe in campo sono talmente sbilanciate che è possibile fare ben poco. E tutto questo per il superiore interesse di avere a disposizione uno smartphone leggerissimo, velocissimo, che ci consente di condividere la ricetta dei ravioli con spinaci in un millisecondo e che regge la carica almeno per una settimana.

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